Musical Mirror

philosophical and poetic thoughts on music


 

What's tempophon?

 

   Operations like time stretching and pitch shifting, that is, the possibility to expand or contract temporally or to increase or decrease the pitch of any recorded sound, are simple and fast operations almost always integrated within our DAWs.

Techniques like granular synthesis allow for timbral and rhythmic transformations of incredible flexibility, strongly influencing the development of electronic and digital music possibilities.

Quite different is to perform these operations when the musical material is recorded on other types of media such as magnetic tape.

In what we can define as the beginnings of electroacoustic music, nascent music research studios had to equip themselves with a specific device to separate pitch and stretch operations.

An example can be seen in the case of the RAI’s Studio of Musical Phonology which already possessed this signal transformer from Eltro Automation in 1955.

The Tempophon was a device connectable to tape recorders that allowed varying either the PITCH or the TEMPO of the recorded information, but not both variables simultaneously.

Normally, during tape playback, a change in speed or tempo produces an equivalent change in pitch; with this device, the two variables can be treated independently.

This offered the development of various languages that underlie ambient music, for example, and above all, machines of this type opened the doors to some expressive possibilities considered unthinkable until then.

The basic principle of the machine, developed for the first time in Germany, depends on the relative direction and speed of the tape and multiple playback heads mounted on a rotating cylinder.

The tape passes over the heads so that only one head is in contact with the tape at any given moment, as when one head leaves the tape, a second one will position itself to continue the contact.

If the rotating heads move in the same direction as the tape, the resulting pitch will be lower without affecting the tempo, whereas if the heads move in the opposite direction to the tape, a higher pitch is obtained.

The principle is similar to that of the Doppler effect, which depends on the relative speed of the sound source and the listener.

The machine has a variety of uses, from simple tuning adjustment to the creation of new sounds with timbral or duration characteristics normally impossible.

A variety of names apply to the device: the original German Zeitdehner (literally, 'time stretcher'), as well as time regulator, pitch regulator, and rate of information changer, or simply rate changer.

Other technical information:

Also known as the 'Springer machine', it was released in Germany in 1955 and was a tape machine add-on allowing independent time and pitch changes on analog tape via a rotating head block and electro-mechanical sound granulation.

The drum at the centre contains the rotating heads. The pitch control is marked in musical intervals, it has a bandwith from 50 to 18000 Hz and works with 6 mm [¼ inch] tapes

 Operazioni come il time stretching ed il pitch shifting, ovvero, la possibilità di dilatare o contrarre temporalmente oppure di aumentare o diminuire la tonalità di qualunque suono registrato, sono operazioni semplici e veloci integrate quasi sempre all’interno delle nostre DAW.

Tecniche come la sintesi granulare ci permettono trasformazioni timbriche e ritmiche di incredibile duttilità, segnando fortemente lo sviluppo delle possibilità della musica elettronica e digitale.

Ben diverso è compiere queste operazioni quando il materiale musicale è registrato su altri tipi di supporti come il nastro magnetico.

In quelli che possiamo definire primordi della musica elettroacustica, i nascenti studi di ricerca musicale dovevano dotarsi di un apposito macchinario, per separare le operazioni di pitch e stretch.

Un esempio su tutti può essere il caso dello Studio di Fonologia della RAI che nel 1955 erà già in possesso di questo trasformatore di segnale della casa di produzione Eltro Automatition.

Il tempophon era un dispositivo collegabile ai magnetofoni che consentiva di variare o il PITCH o il TEMPO delle informazioni registrate, ma non entrambe le variabili contemporaneamente. Normalmente, durante la riproduzione del nastro, un cambiamento di velocità o tempo produce un cambiamento equivalente di tono;

con questo dispositivo le due variabili possono essere trattate indipendentemente.

Questo offriva lo sviluppo di diversi linguaggi che stanno alla base della musica ambient, per esempio, e soprattutto macchine di questo tipo hanno spalancato le porte di alcune possibilità espressive ritenute fino ad allora impensabili.

Il principio di base della macchina, sviluppata per la prima volta in Germania, dipende dalla direzione relativa e dalla velocità del nastro e di più testine di riproduzione montate su un cilindro rotante. Il nastro passa sulle testine in modo che solo una testina sia in contatto con il nastro in ogni momento, poiché nel momento in cui una testina lascia il nastro, una seconda inposizione per continuare il contatto.

Se le testine rotanti si muovono nella stessa direzione del nastro, il tono risultante sarà più basso senza influenzare il tempo, mentre se le testine si muovono nella direzione opposta rispetto al nastro, si ottiene un tono più alto. Il principio è simile a quello dell'effetto doppler che dipende dalla velocità relativa della sorgente sonora e dell'ascoltatore.

La macchina ha una varietà di usi, dalla semplice regolazione dell'accordatura alla creazione di nuovi suoni con caratteristiche timbriche o di durata normalmente impossibili. Una varietà di nomi si applicano al dispositivo: l'originale tedesco zeitdehner (letteralmente, 'allungatore di tempo'), così come regolatore di tempo, regolatore di tono e rate of information changer, o semplicemente rate changer.

Altre informazioni tecniche:

Conosciuta anche come "Springer machine", fu rilasciata in Germania nel 1955 ed era un componente aggiuntivo del registratore che consentiva modifiche indipendenti di tempo e intonazione sul nastro analogico tramite un blocco della testina rotante e una granulazione elettromeccanica del suono.

Il tamburo al centro contiene le testine rotanti. Il controllo dell'intonazione è scandito in intervalli musicali, ha una larghezza di banda da 50 a 18000 Hz e funziona con nastri da 6 mm [¼ pollice]


Remo De Vico 

Composer and Sound Designer

All rights reserved ®